Dic 09

Via San Gregorio Armeno

Quando si visita Napoli, non si può non andare a San Gregorio Armeno, famosa in tutto il mondo per le innumerevoli botteghe di presepi, ed unisce Via dei Tribunali con Piazza San Gaetano e Spaccanapoli.

Secondo la tradizione, via San Gregorio Armeno nasce sui resti del tempio di Cerere, dea della fertilità, a cui i cittadini portavano come ex voto statuine con sembianze umane in terracotta. Nel corso dei secoli, quest’usanza è cambiata e le statuine venivano consegnate a Santa Patrizia, compatrona di Napoli e a San Gregorio: ciò ha portato alla nascita di numerose botteghe di artigiani specializzati nel realizzare statuine. Durante il X secolo, le monache dell’ordine di San Basilio, scappate da Costantinopoli, decisero di costruire sui resti del tempio un monastero, conosciuto oggi anche con il nome di Chiesa di S. Patrizia, in cui riporre i resti di San Gregorio vescovo di Armenia. La chiesa, in stile barocco, si sviluppa intorno al chiostro, costruito intorno all’XI secolo, al cui centro è presente una fontana adornata con due scultura raffiguranti il Cristo e la Samaritana costruite dallo scultore Matteo Bottiglieri. Nel chiostro affacciano le stanze delle monache, la cucina, la farmacia e il salotto della badessa. La chiesa è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 12:00 e il sabato e la domenica dalle 9:00 alle 13:00, mentre il chiostro è visitabile tutti i giorni dalle 9:30 alle 12:00.

Passeggiando lungo questa via potrete respirare la magica atmosfera natalizia durante tutto l’anno e osservare gli artigiani che creano e vendono i personaggi del presepe, rigorosamente fatti a mano in terracotta, dalle diverse dimensioni, con abiti ricamati e cuciti su misura. Si possono trovare anche molte decorazioni, come le casette di sughero o mulini a vento o cascate azionabili tramite corrente elettrica. Un personaggio immancabile nella tradizione presepiale è Benino, il pastore dormiente, posizionato in genere nella parte più alta del presepe: secondo una leggenda, si dice che il presepe non sia altro che un suo sogno ed è il simbolo di un’umanità pronta a risvegliarsi con la nascita del Signore.

Nel corso degli anni, si è diffusa l’usanza di realizzare statuette di personaggi politici, dello spettacolo e dello sport, in un mix tra sacro e profano, tipico della città di Napoli.